1993 Un uomo di 44 anni di Campbell, California, viene arrestato
per avere distribuito a minori materiale pornografico avente a
oggetto adulti e bambini per mezzo della bbs (Bulletin Board System,
un nodo di rete proprietario ma accessibile via Internet) compu-sex
e avere tentato di uccidere il ragazzo di quindici anni che lo
aveva denunciato alla polizia.
1993 Le autorità degli Stati Uniti ordinano 31 sequestri
e formulano rispettive accuse in quindici Stati nel corso di un'investigazione
avente a oggetto la pornografia infantile. Vengono sequestrate
tutte le attrezzature informatiche che servivano per trasmettere
pornografia proveniente dalla Danimarca sui Bulletin Boards.
1994 Una coppia di Milpitas, California, viene arrestata e accusata
di gestire una bbs oscena. Saranno perseguiti in Tennesse, in
quanto un hacker di quello Stato era entrato nel loro sistema
e aveva denunciato il fatto alle autorità di Memphis.
1994 Uno Sceriffo di Santa Clara, California, intima ufficialmente
ai genitori della sua Contea di controllare i loro figli mentre
fanno chat su Internet. Un ingegnere informatico di Cupertino,
California, Donald Matthew Deatherage, viene arrestato per avere
molestato un ragazzo di quattordici anni che aveva conosciuto
on line.
1994 Alan Paul Barlow, di Seattle, 51 anni, viene arrestato a
New York per uno scambio di messaggi di posta elettronica sessualmente
espliciti con una quattrodicenne.
1995 Uno studente dell'Università del Michigan, Abraham
Jacob Alkhabaz, che scriveva con lo pseudonimo di Jake Baker,
viene messo in galera per avere inserito in un newsgroup una fantasiosa
storia di sesso e violenza avente a oggetto una sua compagna di
classe. Tutte le accuse verranno poi ritirate.
1995 Un insegnante di scuole medie della Florida, Richard Lee
Russel, viene arrestato e accusato di scambio di pornografia infantile
attraverso i servizi dell'Internet provider americano America
On Line.
1995 La sede tedesca di Compuserve, uno dei più importanti
Internet provider internazionali, viene perquisita per ordine
della magistratura. Si chiude l'accesso a oltre 400 siti pornografici.
Dopo qualche mese i siti vengono riaperti, ma il direttore di
Compuserve, Felix Somm, è rinviato a giudizio. Di recente
la sentenza di condanna a due anni. Motivazione: il provider aveva
la possibilità tecnica di censurare il materiale pornografico
negando l'accesso ai siti.
1998 In Italia è ancora in atto una dura battaglia giudiziaria
tra un Pubblico Ministero bolognese e una casa editrice insieme
ad alcuni Internet provider. Nell'ottobre del 1997, l'Editore
Castelvecchi pubblica un libro che trae spunto dal processo contro
il gruppo bolognese dei bambini di Satana, presunti autori di
atti di libidine contro bambini. Il giudice Lucia Musti, Pubblico
Ministero, viene sottoposta a un fuoco incrociato di atti d'accusa
per quello che, secondo gli autori del testo, sarebbe un complotto
tra organi di informazione e autorità inquirenti. Il libro,
non protetto da copyright, viene pubblicato anche in versione
elettronica su numerosi siti. L'Internet provider è ora
chiamato a risponderne alla stessa stregua dell'editore.
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